Vi segnaliamo tre spettacoli eccezionali fuori cartellone, fanno parte di Verso Agrigento 2020, e ci porteranno dritti al compleanno per i 2600 anni della fondazione della città.
Il 19 dicembre, ironico, irriverente, signore della risata, sale sul palco Pippo Franco con lo spettacolo Che fine ha fatto l’uomo?, “dedicato al viaggio dell’essere umano, dalle radici ad oggi, farà divertire ma anche riflettere il pubblico”, alle 19, costo biglietto 10 euro.
Pippo Franco
Il 30 dicembre, ecco Katia Ricciarelli, una delle voci più straordinarie del nostro panorama, con una esibizione speciale, Vivere una fiaba, 50 anni di carriera, un lungo racconto che incanterà il pubblico, costo biglietto 20 euro, inizio spettacolo ore 19.
Non finisce qui, il 28 dicembre abbiamo pensato a uno spettacolo corale, Villa Malgiocondo, di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe e la partecipazione straordinaria di Andrea Tidona, un’opera prima con un parterre di attori di altissimo livello, messo in scena in una cornice inusuale e meravigliosa: il museo Pietro Griffo. Due spettacoli con ingresso libero su prenotazione (seguiranno comunicazioni). Vi aspettiamo
Pirandello non può mancare, sul palco del nostro teatro. Una intensa interpretazione di una storia di affidi, di nascite, di sentimenti umani, rimodulazione di una istituzione che fatica a cambiare nei secoli; la famiglia. Per ripensare luoghi comuni e limiti legislativi.
In scena Leo Gullotta, è lui è dare il volto ad Agostino Toti, professore in pensione. Amatissimo interprete, siciliano, noto anche come protagonista di cinema e televisione. Insieme a lui, Liborio Natali, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Francesco Maccarinelli, Valerio Santi, Sergio Mascherpa
Lo spettacolo è diretto da Fabio Grossi che ha curato anche la lettura drammaturgica del testo.
Pensaci Giacomino nasce in veste di novella del 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in questa opera. Un testo di condanna, condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo e sempre pronto ad esibirsi. La storia racconta di una fanciulla che rimasta incinta del suo giovane fidanzato non sa come poter portare avanti questa gravidanza, il professore Toti pensa di poterla aiutare chiedendola in moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua pensione il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Finale pirandelliano pieno Di amara speranza, dove il giovane Giacomino prenderà coscienza del suo essere, del suo essere uomo, del suo essere padre e andrà via da quella casa che lo tiene prigioniero, per vivere la sua vita con il figlio e con la giovane madre. Da qui si desume quanto tutto questo possa svolgere il pensiero pirandelliano nei confronti di una società che allora era misogina opportunista e becera. Racconta di uno Stato patrigno nei confronti dei propri cittadini soprattutto nei confronti della casta degli insegnanti, sottopagati e bistrattati. Grande bella qualità del premio Nobel di Agrigento nel prevedere il futuro e come raccontava Giovan Battista Vico corsi e ricorsi storici, cioè nulla cambia nulla si trasforma: ancora oggi si veste dei soliti cenci, unti e bisunti. Una società quindi letta con la mostruosità di giganti opprimenti presenti determinanti dequalificanti.
Inizieremo il primo gennaio con il grande Concerto di Capodanno che, tra musicisti, solisti, coro polifonico, coro di voci bianche, danzatori, tecnici vedrà sul palco del nostro oltre 160 persone. Una macchina organizzativa complessa che regalerà al pubblico che verrà ad assistere, uno spettacolo ricco di emozioni.
Proseguiremo il 2 Febbraio con l’Orchestra Jazz Siciliana della Fondazione Brass Group di Palermo che presenterà il concerto “Latin Explosion, diretto dal maestro Domenico Riina. Il 16 febbraio il “Gran Galà d’Opera” con la partecipazione del soprano Piera Grifasi, Il tenore Salvatore Bonaffini e il Baritono Salvo Todaro.
Si esibiranno in notissime arie accompagnati dall’Orchestra Filarmonica del Teatro Pirandello diretta dal maestro Antonio Cusumano. Il 15 marzo Riccardo Randisi & Kate Worker Quintet presentano “Broadway 2.0”, eseguiranno i brani più noti della tradizione dei musical americani.
Worker & Randisi
Il 29 marzo sarà una serata particolare e coinvolgente in quanto abbiamo inserito in cartellone il classico concerto per pianoforte e orchestra. Il pianista maestro Vincenzo Baglio eseguirà il concerto n° 2 Opera 21 in Fa minore di Frederic Chopin accompagnato dall’Orchestra Filarmonica del Teatro Pirandello diretta da Antonio Cusumano e a seguire, di Franz Schubert, la sinfonia n° 8 in Si minore “Incompiuta” primo movimento.
Vincenzo Baglio
Il 26 aprile per gli amanti della musica pop un concerto per tutti che ci riporterà indietro negli anni ‘80. Un particolarissimo tributo a Whitney Houston con la partecipazione della solista Lucia Garsia accompagnata dall’Orchestra Jazz Siciliana e dalla sezione orchestra d’archi della nostra filarmonica, una vera preziosità musicale. Il 10 maggio, il gruppo Ubi Ensemble presenterà un particolare concerto dedicato alle bellissime musiche di Astor Piazzolla. Il 31 maggio 2020 ultimo appuntamento di questa 1^ stagione concertistica con il Concerto Di Primavera della Filarmonica e Coro del Teatro Pirandello per classica e colonne sonore diretto dal maestro Antonio Cusumano.
Tre grandi attrici e mattatrici.
Arrivano sul palco del teatro Pirandello il 7 e l’8 dicembre.
Le conosciamo dal cinema, dalla televisione. Parliamo di nomi luminosi (qui rigorosamente in ordine alfabetico) come Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere e la siciliana Maria Grazia Cucinotta, grande ambasciatrice dell’Isola nel mondo.
Tre donne che porteranno in scena una storia attualissima, rivista dalla penna di Michela Andreozzi, Vincenzo Alfieri e Grazia Giardiello, una commedia fresca e pimpante, che attinge al nostro immaginario, che ci parla (e ci vendica) di ingiustizie di “genere” vissute, dove le donne non sono state rispettate, che divertirà e aprirà molte riflessioni.
Il tutto con leggerezza Calviniana, planando dal’alto, raccontandoci le ingiustizie con grazia innata.
“Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni.
Elvira è la sua assistente perfetta, Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi.
Ma le tre donne sono anche di più: Elvira è una specie di Richelieu, una grande donna dietro un grande uomo; Vicky è l’artefice della fortuna economica del marito, e Antonia una professoressa che vende voti all’università.
L’uomo dopo averle usate per arrivare in vetta, le scarica senza mezzi termini: Elvira scopre che ha firmato dei documenti che la possono incastrare: si ritrova ad essere intestataria di società fallimentari.
Vicky viene lasciata per una Miss appena maggiorenne.
Antonia, dopo aver portato alla vittoria il figlio del candidato premier, un emerito imbecille, viene fatta fuori dall’Università…. e al suo posto viene preso proprio il ragazzo.
Le donne, dopo un tentativo di vendetta personale che nessuna di loro riesce a portare a termine, pur conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si uniscono per vendicarsi tutte insieme. Ingaggiano un giovane, bellissimo e sprovveduto attore squattrinato, Luca, e come tre streghe usano tutti i loro trucchi per trasformarlo ne “l’uomo perfetto”: lo istruiscono, lo sistemano e lo preparano, fino a fare di lui un antagonista politico così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte: la politica.
Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata”.
Al teatro Pirandello irrompe in scena la tradizione classica: ad aprire la stagione di prosa 2019/2020, una tragedia: Antigone di Sofocle, una rivisitazione a firma di Laura Sicignano, in cui l’attore Sebastiano Lo Monaco impersona un magnetico Creonte.
Antigone sarà in scena sabato 30 novembre, alle 21, e domenica primo dicembre alle 17, 30.
Ed è proprio alla fine dello spettacolo pomeridiano di Antigone delle 17, 30, che il Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, consegnerà a Sebastiano Lo Monaco, direttore artistico del teatro, un prezioso riconoscimento rappresentante il Tempio dei Dioscuri.
Un modo per elogiare il suo impegno nella Città, cominciato nel luglio del 1992, che continua tuttora con costanza con una attività di promozione della cultura classica e della tragedia greca. Ma Lo Monaco si distingue soprattutto nell’impegno come ambasciatore di Agrigento e massimo interprete del teatro di Luigi Pirandello in Italia e nel mondo.
Lunghissimo il curriculum di Sebastiano Lo Monaco, che lo vede Diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica prima di diventare (nel 1989) “capocomico” e produttore dei suoi spettacoli, lavora in teatro anche con Enrico Maria Salerno, Salvo Randone, Adriana Asti, Annamaria Guarnieri, Giustino Durano. Con la propria compagnia produce spettacoli (nel quale è sempre protagonista) scritturando attrici come Paola Borboni e Alida Valli e registi come Giuseppe Patroni Griffi, Roberto Guicciardini , Liliana Cavani, Federico Tiezzi e Mauro Bolognini.
Tra i molti testi interpretati da Lo Monaco, figurano Così è (se vi pare), Il berretto a sonagli, Questa sera si recita a soggetto,Sei personaggi in cerca d’autore, Non si sa come, Enrico IV e L’uomo dal fiore in bocca, di Luigi Pirandello
In scena il 30 novembre alle 21 e il primo dicembre alle 17,30.
Vi aspettiamo
ANTIGONE
di Sofocle
traduzione e adattamento Laura Sicignano e Alessandra Vannucci regia Laura Sicignano
con Sebastiano Lo Monaco, Lucia Cammalleri, Egle Doria, Luca Iacono, Silvio Laviano, Simone Luglio, Franco Mirabella, Barbara Moselli, Pietro Pace
scene e costumi Guido Fiorato
musiche originali eseguite dal vivo Edmondo Romano
luci Gaetano La Mela
audio Giuseppe Alì
produzione Teatro Stabile di Catania,
Note di regia
“La scelta di Antigone – afferma la regista Laura Sicignano – mi appare necessaria qui e ora: affrontare il mito in una terra – la Sicilia – che si è nutrita di grecità e che si dibatte quotidianamente tra potere e strapotere, ribellione e anarchia, eroi del bene e del male, fiera di un’identità, frutto di una stratificazione di popoli.
Per riflettere su questi temi e renderne l’universalità, miei primi compagni di viaggio saranno un attore siciliano di tradizione classica – Sebastiano Lo Monaco – nei panni di Creonte, contrapposto ad un’Antigone – Barbara Moselli – che pur provenendo da una scuola classica, si è mossa spesso
nei teatri di frontiera.
Il testo viene asciugato, l’azione e la relazione sono privilegiate rispetto alla dizione. La drammaturgia si intreccia con il suono e la musica dal vivo. Lo spazio astratto e visionario richiama macerie di palazzi sventrati, evoca scenari mediorientali di guerre infinite, tecnologia e miseria.
Qui si contrappongono la parola del potere e quella della ribellione, la pietas dei giovani – che giunge agli estremi del cupio dissolvi – contro la Ragion di Stato degli adulti. Antigone nel momento in cui si affaccia alla vita adulta, preferisce trasformarsi in martire in nome di una radicale negazione del mondo. I giovani di questa tragedia si immolano. Il vuoto dei padri inghiotte quello dei figli, in un vortice che implode davanti agli occhi del mondo. Tutti i personaggi invocano gli dei, ma non arriverà
alcun deus ex machina a riportare la pace”.
All’indomani di una guerra civile, Creonte re di Tebe deve riportare la pace tra le macerie attraverso un editto: il sovrano condanna a rimanere insepolto il cadavere di Polinice, uno dei fratelli contendenti. Creonte come nuovo regnante è consapevole che il suo dovere ora è sancire il confine tra vincitori e vinti, scrivendo la Storia con la Ragion di Stato e sradicando ogni possibile focolaio di ribellione. Si oppone a queste leggi Antigone, senza odio personale, in nome di una giustizia umana che precede e supera le leggi. E’ lei a scatenare il conflitto irrisolvibile con Creonte, ponendosi nel destino tragico che ha contrassegnato la stirpe dei Labdacidi. La pietas di Antigone la pone ora come estranea alle leggi della città, in diretto contatto con le leggi degli dei e dei morti. Madonna pagana piangente sul corpo del fratello, celebra il rito e diventa pericolosamente anarchica. Creonte e Antigone si fronteggiano in enormi solitudini, a costo di perdere ogni felicità.
Parte oggi 18 novembre, la campagna dei mini-abbonamenti.
In piccola taglia tutta la meraviglia (solo cinque spettacoli), il Teatro Pirandello offre l’opportunità di vivere l’atmosfera di serate all’insegna della cultura e della musica.
La formula magica è quella del 5+1. In cosa consiste? Ossia, gli spettacoli sono scelti dall’abbonato che ne paga 5, mentre uno lo regala il teatro.
La prima fila costa 115 euro. Si può procedere con mini abbonamenti misti, ovvero combinazioni di prosa e concerti, maggiori informazioni possono essere fornite in biglietteria
A questi link potete prendere visione dei nostri cartelloni. Prosa e concertistica.
E per gli abbonati continua l’opportunità di acquistare il carnet dei concerti a soli 100 euro.
Vi aspettiamo al botteghino del teatro, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dal lunedì al venerdì.
La Fondazione Teatro Pirandello di Agrigento quest’anno organizza per la prima volta dalla sua riapertura il Concerto di Capodanno con l’esibizione della propria Orchestra Filarmonica e Coro Polifonico.
Un prestigioso obiettivo raggiunto che pone in essere quell’importante tassello strutturale musicale così presente nei più importanti teatri d’Italia e che adesso anche il Teatro Pirandello e la città di Agrigento si fregiano di avere.
Oggi la Fondazione Teatro Pirandello si avvale di un Orchestra e di un Coro Polifonico di pregevole livello artistico composto da professori e studenti di strumento musicale e vocale nutriti da tanto amore e passione per la musica, provenienti da gran parte dei centri della provincia di Agrigento e dalle province di Caltanissetta, Palermo e Messina.
L’Orchestra ha un organico completo composto da archi, legni, ottoni e percussioni per un totale di circa 50 elementi. In repertorio musiche di vario stile e genere musicale, spaziando dal classico al moderno conosciuto e soprattutto apprezzato anche dai più esigenti appassionati di musica colta.
Un patrimonio di alto valore socio-culturale proiettato a potenziare l’immagine della città e del territorio attraverso una serie di stage e iniziative mirate che la Fondazione intende programmare e promuovere valorizzando per mezzo dell’attività concertistica solistica, corale, da camera e orchestrale, la cultura della musica colta a livello scolastico, giovanile e professionale.
Una delle peculiarità dell’orchestra e del coro è quella, di elaborare nuove sfumature di colori orchestrali dal carattere deciso, innovativo e moderno, ma sempre attento a non sfociare oltre i canoni della severità stilistica che la musica colta impone.
Il coro, attivo nel nostro territorio da diversi anni, vanta un discreto curriculum oramai riconosciuta come una realtà presente nel nostro territorio svolgendo un intensa attività artistica e culturale partecipando a concorsi e manifestazioni.
Nell’ambito dell’attività musicale prodotta dal Teatro Pirandello è stato costituito un coro di voci bianche, voluto dai maestri Antonio Cusumano e Debora Randazzo al fine di promuovere una continua e sensibile crescita culturale del nostro territorio, ampliando e sviluppando competenze innate nei bambini/ragazzi.
Direttore Organizzativo
Orchestra Filarmonica e Coro Polifonico
Enzo Abate
Il maestro Antonio Cusumano
Curriculum Direttore M° Antonio Cusumano
Antonio Cusumano, Direttore, Pianista e Compositore, nato a Favara (AG) nel 1977, ha svolto gli studi pianistici presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Nella medesima Istituzione ha studiato Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro.
Nel 2010 consegue il Diploma Accademico di 2° livello per la Formazione Docenti quale titolo abilitante alla didattica presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Claudio Monteverdi” di Cremona.
Specialista in propedeutica musicale da anni è impegnato in attività didattica e pedagogica per bambini applicando le più importanti metodologie quali Orff, Kodaly e Yamaha, ed elaborando un proprio metodo dal titolo “La Macchia”, con il quale ha conseguito brillanti risultati nelle produzioni corali e strumentali.
Ha diretto cori di voci bianche e miste, collaborando con ensemble strumentali e corali, tra questi il coro E.R.S.U. dell’Università di Catania.
Ha Collaborato con Enti di rilevanza artistica nella programmazione di eventi, concerti e stage.
Si menzionano l’Associazione “Galleria Officina Arte di CH6983” in Svizzera, Albert Schweitzer, Amici della Musica, Croce Rossa Italiana, Durante InterActiveComunication di Palermo, Canti del Mediterraneo (Roma), I.S.S.M. “A. Toscanini” di Ribera, Auditorium “S. Michele Arcangelo” di Sezze (Roma), GrazerCongress a Gaz (Austria) e si è esibito come pianista solista e accompagnatore presso il Teatro “ La Fenice ” di Biancavilla, Teatro Pirandello di Agrigento, Teatro Regina Margherita di Racalmuto, Cattedrale “S. Pietro Apostolo” di Frascati (Roma), Sala di Festa del Castello di Saarbruken (Germania), Scuola di musica di Sulzbach (Germania), Teatro Politeama di Palermo, GrazerCongress a Graz (Austria), Aula Nervi in Vaticano di Roma, Cattedrale di Gela, Auditorium S. Nicolò di Mascalucia e altri.
Numerose sono le pubblicazioni e composizioni scritte per varie formazioni, tra questi si menziona “Riflessi di Vita”per doppio Coro e Orchestra, lavoro ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri in chiave contemporanea. Tra le altre composizioni si citano: A12W (variazioni dodecafoniche) per pianoforte, La Danza della Libellulla, Passi d’Ombra e Cristallo per strumenti in formazione da camera.
Presidente dell’Accademia Musicale “Free Melody”e docente di strumento musicale presso l’Istituto Comprensivo “V. Brancati” di Favara
Coinvolgere, crescere, condividere, a suon di musica, danza e note che arrivano diritte alla pancia, a cui è impossibile resistere, che raccontano un’avventura che attraversa il mondo prima di arrivare da noi, sul nostro palcoscenico.
I 120 ragazzi di Up with People – Viva la Gente provenienti da 26 Paesi differenti, arrivano ad Agrigento e per un’intera settimana, potrete ammirarli in azione: incontreranno i giovani e le famiglie e animeranno una serie di brevi spettacoli, in piazze e strade, che coinvolgeranno direttamente le persone.
Il Musical verrà messo in scena al Teatro Pirandello (a ingresso libero, aperto a tutti) il 2 novembre, alle 20 e 30.
Lo spettacolo è gratuito ma occorre prenotare il proprio biglietto qui
Tutto questo nello spirito di Viva la gente, non un semplice musical che dura da mezzo secolo (altri musical hanno una vitalità praticamente infinita) ma un progetto di condivisione, pace e scambio culturale. Fondato su quattro elementi:
Accrescere i sentimenti di comprensione, rispetto e dignità per tutti. Abbattere le barriere delle differenze di qualsiasi genere che spesso si è abituati a vedere l’uno nell’altro e che limitano i rapporti umani.
Coinvolgere le comunità visitate a lavorare insieme per creare unità e sviluppare fiducia e compassione.
Responsabilizzare i giovani a diventare agenti di cambiamenti in positivo, sviluppare le capacità di ciascuno ed ispirarli ad azioni di altruismo e umanità che possano renderli responsabili della costruzione di ponti di comunicazione comprensione.
Realizzare un network internazionale di cittadinanza globale nel rispetto di tutte le differenze culturali.
Sia nella tournée italiana, così come in tutto il resto mondo da sempre, i ragazzi saranno ospitati presso le famiglie, dando vita a un tam tam che, attraverso i social, arruola le famiglie disponibili a offrire l’alloggio ai ragazzi. Un’esperienza in grado di creare relazioni, arricchire e proporre uno scambio umano reale. La logistica e l’accoglienza sono state curate dal Comitato di Agrigento 2020, l’Amministrazione Comunale e l’Arcidiocesi di Agrigento.
Un’anticipazione straordinaria dei temi e del respiro internazionale delle attività, dei progetti e degli eventi che costituiscono il programma delle celebrazioni di Agrigento 2020 per i 2600 anni dalla fondazione della Città.
Ingresso libero fino a esaurimento posti, per una giornata di sensibilizzazione, alla salute, al benessere a alla bellezza.
Il Grande viaggio insieme è una iniziativa firmata da Conad, un itinerario di scoperte, che fa tappa ad Agrigento, per riconoscere e valorizzare le eccellenze locali e svelare le filiere, quel processo di lavorazione e impegno che porta i prodotti fin nelle nostre case.
Un viaggio che diventa un road movie, showcooking , sport e soprattutto incontri e musica con una serie di concerti dal vivo in alcune città italiane.
Ad Agrigento sul nostro palco, si comincia alle 17 di venerdì 25 ottobre con “Dialoghi con le meraviglie del nostro Paese”, dove verrà presentata La filiera delle arance e i suoi protagonisti. Per scoprire da dove arrivano e come vengono curate le arance che maturano al sole di Sicilia e approdano ogni giorno sulle nostre tavole.
Dopo i l saluto di Lillo Firetto, Sindaco del Comune di Agrigento, Dialoghi con le meraviglie del nostro Paese, intervengono
Francesco Pugliese, Amministratore delegato Conad, Aldo Bonomi, Sociologo e Direttore Consorzio Aaster, Giuseppe Adorno, Associato coop. Valle dell’Anapo, Edy Bandiera, Assessore all’agricoltura Regione Siciliana, Marco Caruso, Ricercatore CREA, Consiglio di Ricerca Agricoltura ed Economia Agraria , Sammy Fisicaro, Responsabile commerciale Colleroni , Giuseppe La Rocca, Direttore Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani , Paolo Parlapiano, Responsabile vendite e marketing Parlapiano Fruit, Giovanni Romano, Socio fondatore Fondazione di Comunità Val di Noto, Giovanni Selvaggi, Presidente Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp
Con la partecipazione degli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero IPSSAR “Nicolò Gallo”
coordina Marianna Aprile, giornalista di Oggi.
Alle 21, di venerdì 25 e alle 11 di sabato 26 ottobre, invece, è la volta della musica, sul palco del Pirandello arriva il maestro Peppe Vessicchio con i Solisti del sesto armonico.
Giuseppe Vessicchio, noto al grande pubblico col diminutivo di Peppe, è un compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore. È nato a Napoli dove ha mosso i primi passi professionali collaborando con artisti come Bennato, Di Capri e Buonocore. Ha composto, arrangiato e diretto per Paoli, Zucchero, Vecchioni, Vanoni, Elio e le storie tese, Bocelli e vari altri artisti. Dal 1990, anno in cui il Festival di Sanremo ha recuperato l’impiego dell’orchestra per accompagnare i cantanti, Vessicchio è quasi una presenza fissa tra i direttori ospiti. Volto artistico de Il Grande Viaggio Insieme di Conad già dall’edizione 2015, sarà nelle città italiane del tour di quest’anno dirigendo I Solisti del Sesto Armonico in un programma musicale molto vario.
I Solisti del Sesto Armonico sono un gruppo di talentuosi e brillanti musicisti che, insieme al Maestro Peppe Vessicchio, hanno fondato un libero movimento musicale ispirato ai principi fondanti della Scuola del Contrappunto. Una corrente, battezzata dallo stesso Vessicchio “Musica Armoniconaturale”. I componenti del Sesto Armonico sono: Gennaro Desiderio (primo violino), Zita Mucsi (secondo violino), Nico Ciricugno (viola), Zsuzsanna Krasznai (violoncello), Igor Barbaro (contrabbasso) e Toni Loderini (fisarmonica), Ciro Manna (chitarra), Antonio Muto (percussioni), Marco Galiero (basso elettronico), Alessandro Scialla (tastiera), Mario Caporilli (tromba), Alessandro Tomei (sax), Rocco Degola (trombone, Dj), Antonio Granato e Giacinta Nicotra (voci).