Torna “Nella Magia delle fiabe”, attiva la prevendita online

23 Gennaio 2023 no comments stampa

È già attiva sul sito ufficiale della Fondazione Teatro Luigi Pirandello la prevendita per il musical scritto e diretto da Marco Savatteri “Nella Magia delle fiabe”che torna a grande richiesta il 4 marzo, alle ore 18, al Teatro Pirandello di Agrigento.
Dopo il debutto fortunato della scorsa estate a Taormina, dopo le recenti sette matinée per le scuole al Teatro Pirandello di Agrigento con 3500 studenti che hanno riempito ogni angolo di palchetti e platea scatenandosi di fronte alla magia delle fiabe, dopo centinaia di commenti sui social per richiedere altre repliche, “Nella magia delle fiabe”, co-prodotto dalla Fondazione Teatro Luigi Pirandello, apre alla città e promette di entusiasmare, ancora una volta, grandi e piccini.
Lo spettacolo, con 15 performer professionisti della Savatteri Produzioni, ha riscosso grande successo per la capacità di far sognare e nello stesso tempo di far riflettere sul mondo digitale che sta minacciando e forse distruggendo la lettura dei classici per l’infanzia.
La storia racconta di una Narratrice di tutte le fiabe messa in crisi da un ragazzo moderno di nome Mirko, tutto slang mosse e TikTok.
Ne deriva un braccio di ferro tra Specchio Magico e Iphone, in cui la Narratrice si ritrova protagonista suo malgrado di un intreccio scomodo che coinvolge vari personaggi classici, reinterpretati da Mirko a suo modo per essere più trendy.
Quando Biancaneve inizia a parlare corsivo la Narratrice quasi sviene e così inizia il duello tra classico e moderno. Ma come può Mirko credere nelle fiabe? E chi nel 2023 crede ancora nelle fiabe? Tra incantesimi, coreografie, canzoni e dialoghi esilaranti, si consuma la battaglia tra un mondo fantastico delle fiabe e ciò che vogliono oggi i ragazzi: il mondo digitale.
Mirko e la Narratrice dovranno adesso trovare un compromesso: riusciranno le fiabe classiche a stare al passo coi tempi? E Mirko tornerà a sognare, almeno per una volta, come fosse un bambino? Vedere per credere.
Per assistere allo spettacolo si consiglia la prenotazione online sul sito del Teatro Pirandello.
Durata 1 ora e 10 minuti. Costo 10 euro – posto unico.
Crediti: Scritto e diretto da Marco Savatteri
Direzione corale Giulia Marciante
Coreografie Giovanni Geraci
Costumi Valentina Pollicino
Fonica e luci : Prostudios Christian Vassallo
Una Produzione “Savatteri Produzioni” in collaborazione con Teatro Pirandello” e “Lo Schiaccianoci”.

Sala Pippo Flora, serata memorabile al Pirandello

22 Gennaio 2023 no comments stampa

Non una lapide ma una targa che indica la Sala teatro “Pippo Flora”. Serata memorabile al Pirandello in occasione della cerimonia per intitolare la sala del teatro a Pippo Flora scomparso il 20 gennaio del 2022.
L’iter per l’intitolazione della sala, ricordiamo, è stato proposto dal sindaco di Agrigento Franco Miccichè e immediatamente condiviso dal Consiglio di amministrazione della Fondazione che, a metà dello scorso aprile, ha approvato e condiviso, all’unanimità, l’intento del sindaco precisando il fondamentale ruolo che il maestro Pippo Flora ha avuto nella riapertura del teatro.
Presenti i familiari del maestro che hanno manifestato il proprio gradimento e ringraziato per la volontà d’intitolare la sala del teatro alla memoria del loro congiunto. Pippo Flora è ancora oggi considerato l’anima musicale e culturale della città.

La serata magistralmente diretta da Michele Guardì ha avuto il suo momento clou con l’esibizione di quelli che Pippo definiva “i miei ragazzi di Roma” e che non si sono fatti ripetere due volte l’invito a rendere omaggio al loro “zio”, come amabilmente erano soliti chiamarlo”. Stiamo parlando di: Gio’ Di Tonno, Graziano Galatone, Noemi Smorra e Christian Gravina (già protagonisti del musical I Promessi Sposi – Opera Moderna), che hanno incantato il pubblico con alcuni brani di quell’opera tanto cara a Flora e Guardì. Per la serata/evento in ricordo del maestro Pippo Flora, insieme ai “ragazzi di Roma” il Coro Magnificat di Agrigento, diretto da Alessandro Patti, per un magico evento, organizzato dal Comune e dalla Fondazione. A presentare sul palco Marcella Lattuca. Significativa la presenza di Calogero Sodano, che da sindaco dopo un lungo iter, nel 95 riaprì il Teatro comunale e affidò a Flora, nella qualità di sovrintende e Guardi, direttore artistico, il rilancio dell’attività culturale. La cerimonia è iniziata con l’accensione della targa “sala Pippo Flora” posta all’ingresso della platea. In un teatro gremitissimo, in tutto circa 45 minuti di spettacolo per rendere omaggio a quell’uomo tanto amato e apprezzato in città.

 

Al “Pirandello” si onora la memoria di Pippo Flora

21 Gennaio 2023 no comments stampa

“Siamo profondamente soddisfatti ed onorati per l’affetto che la cittadinanza ha dimostrato accogliendo di buon grado questa nostra iniziativa, facendo registrare il tutto esaurito dopo pochi giorni dall’apertura del botteghino per le prenotazioni. C’è dunque grande attesa ed entusiasmo per una serata che avrà il momento clou nell’esibizione di quelli che Pippo definiva “i miei ragazzi di Roma” e che non si sono fatti ripetere due volte l’invito a rendere omaggio al loro “zio”, come amabilmente erano soliti chiamarlo”.
Il Presidente della Fondazione Luigi Pirandello di Agrigento, Alessandro Patti, si riferisce
a Gio’ Di Tonno, Graziano Galatone, Noemi Smorra e Cristian Gravina (già protagonisti del musical I Promessi Sposi – Opera Moderna) che questa sera, alle 20,30, saranno ospiti al Teatro Pirandello di Agrigento per “Canto della vallata”, la serata – evento in ricordo del maestro Pippo Flora. Insieme ai “ragazzi di Roma” ci sarà il Coro Magnificat di Agrigento, per un magico evento, organizzato dal Comune e dalla Fondazione, condotto da Marcella Lattuca.
“In occasione del primo anniversario della morte di Pippo – continua Alessandro Patti – abbiamo voluto organizzare una serata con l’obiettivo di rendere omaggio a questo grande artista che, dopo non poche tribolazioni, era riuscito in vita ad ottenere il riconoscimento delle sue indubbie qualità artistiche. Ma anche il ricordo di un uomo, primo sovrintendente del Pirandello, fin dal giorno della sua riapertura nel 1995, che si è speso alacremente affinché il teatro prima venisse restituito alla Città e dopo che riprendesse la sua consueta e prestigiosa attività”.
Per l’occasione la Sala del teatro verrà intitolata al grande maestro scomparso il 20 gennaio del 2022.
L’iter per l’intitolazione della sala, ricordiamo, è stato proposto dal sindaco di Agrigento Franco Miccichè e immediatamente condiviso dal Consiglio di amministrazione della Fondazione che, a metà dello scorso aprile, ha approvato e condiviso, all’unanimità, l’intento del sindaco precisando il fondamentale ruolo che il maestro Pippo Flora ha avuto nella riapertura del teatro.
Successivamente i familiari del maestro hanno manifestato il proprio gradimento e ringraziato per la volontà di intitolare la sala del teatro alla memoria del loro congiunto e dunque la proposta è stata portata e deliberata dalla giunta municipale.
Pippo Flora è ancora oggi considerato l’anima musicale e culturale della città.
Fino alla fine dei suoi giorni aveva voluto rimanere a vivere nella sua grande casa alla Rupe Atenea: “Il posto più bello di Agrigento” diceva, con vista sulla Valle dei Templi e sul mare africano.
Qui traeva ispirazione per le sue celebri composizioni musicali tra cui “Il canto dell’alba” in omaggio al sorgere del sole, che in un certo senso è diventato “l’inno ufficiale” della Valle dei Templi.
Cresciuto in una famiglia di artisti vicini alla famiglia Pirandello, Flora ha allevato intere generazioni di artisti ed ha stretto un sodalizio artistico e umano con numerosi personaggi del mondo dello spettacolo.
Grande appassionato di musica jazz e in particolare di musical: sono, infatti, sue le musiche e gli arrangiamenti de “I Promessi Sposi – Opera Moderna”, per la regia di Michele Guardì, uno spettacolo che dieci anni fa ebbe grande successo in tournée nei principali teatri di tutta Italia.
Flora ha iniziato la sua carriera musicale scrivendo opere intramontabili come, per esempio, “Nela e Sahabin” che racconta di una storia d’amore, basata su una leggenda, tra un ragazzo ebreo e una ragazza musulmana.
Alla musica ha alternato la passione per la natura che, grazie anche ad una laurea in Agraria che gli ha permesso di creare magnifici giardini nella sua Città.

Grande successo al Pirandello per le matinée dedicate alle scuole primarie

14 Gennaio 2023 no comments stampa

Nota stampa – Nell’ambito del cartellone “Il Teatro Pirandello per le Scuole”, ancora sold out per gli spettacoli di martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12 (con ben due appuntamenti, 9 e 11) e venerdì 13 gennaio 2023 (con lo spettacolo delle 10) per “Nella Magia delle Fiabe”, scritto e diretto da Marco Savatteri con Casa del Musical. Una rivisitazione delle fiabe classiche in chiave moderna. Uno spettacolo che ha tanto incantato sia i bambini delle scuole primarie che gli insegnanti al seguito. Intanto il prossimo appuntamento con il Cartellone Scuole è con “La Storia di Cyrano”, in programma giovedì 26 e venerdì 27 gennaio 2023 – ore 9 / 11. Si tratta di una commedia musicale di G. Spicuglia e A. Idonea tratto dall’opera di Edmond Rostand. 

Sabato 21 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨, intanto, 𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐢𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐢𝐧𝐭𝐢𝐭𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚 𝐚 𝐏𝐢𝐩𝐩𝐨 𝐅𝐥𝐨𝐫𝐚. 𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐀𝐠𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐢𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨, 𝐢𝐧 𝐨𝐜𝐜𝐚𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐢𝐭𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 “𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐚”, 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐨𝐧𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐠𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐧 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚. Mentre con il cartellone del teatro appuntamento con le “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek, in scena al Teatro Pirandello nei giorni di martedì 24 e mercoledì 25 gennaio (primo turno martedì alle 21, secondo turno mercoledì alle 17,30).

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Agrigento, 14 gennaio 2023

Il responsabile della comunicazione
Domenico Vecchio

“Canto della vallata”, al Pirandello una serata in onore di Pippo Flora

9 Gennaio 2023 no comments stampa

Il prossimo 21 gennaio la sala del teatro Pirandello verrà intitolata al Maestro Pippo Flora, scomparso il 20 gennaio del 2022. Il Comune di Agrigento e la Fondazione Teatro Pirandello, in occasione della cerimonia di intitolazione, hanno organizzato “Canto della vallata”, una serata in onore del Maestro: alle 20.30 al Teatro Pirandello con la partecipazione di Gio’ Di Tonno, Graziano Galatone, Noemi Smorra, Cristian Gravina e il Coro Magnificat di Agrigento. Presenta Marcella Lattuca. Ingresso libero, previa prenotazione nel botteghino del Teatro (0922-590220). Sovrintendente per dodici anni del teatro di Agrigento, Flora ha allevato intere generazioni di artisti ed ha stretto un sodalizio artistico e umano con numerosi personaggi del mondo dello spettacolo. Il Maestro era considerato l’anima musicale e culturale della città. Fino all’ultimo aveva voluto rimanere a vivere, nella sua grande casa alla Rupe Atenea, “il posto più bello di Agrigento” diceva, con vista sulla Valle dei templi e sul mare. Qui traeva ispirazione per le sue celebri composizioni musicali tra cui “Il canto dell’alba” in omaggio al sorgere del sole, che in un certo senso è diventato “l’inno ufficiale” della Valle dei templi.

Le ‘Mine Vaganti’ di Ferzan Ozpetek in scena al Teatro Pirandello

8 Gennaio 2023 no comments stampa

Mine vaganti”, lo spettacolo di Ferzan Ozpetek, nato dall’adattamento teatrale del celebre film omonimo del 2009, sarà in scena al Teatro Pirandello di Agrigento, martedì 24 e mercoledì 25 gennaio (primo turno martedì alle 21, secondo turno mercoledì alle 17,30). 

Nel ruolo dei coniugi Cantone ci saranno Francesco Pannofino e Iaia Forte, mentre in quello dei figli Edoardo Purgatori e Carmine Recano.
Accanto a loro anche Simona Marchesini nel personaggio della nonna.
La commedia narra la storia del giovane Tommaso che torna nella grande casa di famiglia a Lecce con l’intenzione di comunicare al variegato clan dei parenti chi veramente è: un omosessuale con ambizioni letterarie e non un bravo studente di economia fuori sede come tutti credono. Ma la sua rivelazione viene bruciata sul tempo da una rivelazione ancora più inattesa e scioccante del fratello Antonio. Tommaso è costretto a fermarsi a Lecce, rivedere i suoi piani e lottare per la verità, contro un mondo famigliare pieno di contraddizioni e segreti. Così il regista nelle note di regia: “Come trasporto i sentimenti, i momenti malinconici, le risate sul palcoscenico? Questa è stata la prima domanda che mi sono posto, e che mi ha portato un po’ di ansia, quando ha cominciato a prendere corpo l’ipotesi di teatralizzare Mine vaganti. Ho dovuto lavorare per sottrazioni, lasciando quell’essenziale intrigante, attraente, umoristico. Ho tralasciato circostanze che mi piacevano tanto, ma quello che il cinema mostra, il teatro nasconde, e così ho sacrificato scene e ne ho inventate altre, anche per dare nuova linfa all’allestimento. L’ambientazione pure cambia. Ora una vicenda del genere non potrebbe reggere nel Salento, perciò l’ho ambientata in una cittadina tipo Gragnano o lì vicino. In un posto dove un coming out ancora susciterebbe scandalo. Rimane la famiglia Cantone, proprietaria di un grosso pastificio, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipita quando uno dei due si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità. Racconto storie di persone, di scelte sessuali, di fatica ad adeguarsi ad un cambiamento sociale ormai irreversibile. Qui la parte del pater familias è emblematica, oltre che drammatica e ironica allo stesso tempo. Le emozioni dei primi piani hanno ceduto il posto a punteggiatura e parole. Il teatro può permettersi il lusso dei silenzi, ma devono essere esilaranti, altrimenti vanno riempiti con molte frasi e una modulazione forte, travolgente. A teatro – conclude il regista – non ci si dovrebbe mai annoiare. Sono partito da questo per evitare che lo spettacolo fosse lento. Ho optato per un ritmo continuo, che non si ferma, anche durante il cambio delle scene”.
Luigi Mula

Fondazione Teatro Pirandello: il presidente Patti traccia il bilancio di fine anno

31 Dicembre 2022 no comments stampa

Siamo giunti alla fine dell’anno ed è tempo di bilanci per la Fondazione Teatro Luigi Pirandello di Agrigento.
Dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione, avvenuta il 22 novembre 2021 con l’attribuzione della carica di presidente ad Alessandro Patti e di vicepresidente ad Andrea Cirino, il CdA, composto anche da Gaetano Airò, Giuseppe Micciché e Salvatore Nocera Bracco, “chiamato ad un’ardua ma entusiasmante missione”, ha lavorato per ergersi a punto di riferimento, di formazione, produzione e sviluppo dell’arte in tutte le sue forme e per portare, altresì, a compimento il processo di autonomia e indipendenza della Fondazione.
Il presidente Alessandro Patti traccia un consuntivo del 2022 e qualche anticipazione per il nuovo anno:

“Il primo bilancio è estremamente positivo – dichiara Alessandro Patti – ne approfitto per ringraziare ancora il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, per avermi voluto alla presidenza della Fondazione e per avermi dato la possibilità di vivere un’esperienza entusiasmante e gratificante”.
“Dopo due anni di chiusura a causa della Pandemia, il CdA, fin dal suo insediamento, ha lavorato per rimettere in moto la macchina. Abbiamo, per questo motivo, cambiato immediatamente la strategia di comunicazione. Prima dell’emergenza sanitaria – sottolinea il presidente Patti- il teatro era percepito dalla città come una sorta di nicchia per un certo numero di utenti. Una macchina ben collaudata ed oleata che viaggiava da sola, consapevole di poter contare su un numero di abbonati che metteva il precedente Consiglio d’amministrazione nelle condizioni di programmare ed affrontare con serenità una stagione teatrale.

“La nuova Governance – afferma- ha dovuto, invece, fare i conti con una situazione drammatica per via dei contagi del periodo dicembre 2021– gennaio 2022. Abbiamo così dovuto cambiare strategia di comunicazione mettendo in risalto ogni singolo evento, dovendo far fronte ad un calo sensibile degli abbonati. I risultati – evidenzia – sono evidenti a tutti: la stagione è stata ricca di sorprese, di successi di critica e di pubblico e diversi i sold out”.
“Abbiamo cercato di adeguare il Teatro Pirandello ai tempi, non solo sotto il profilo della comunicazione, ma anche attivando immediatamente la biglietteria on line, per offrire alla nostra utenza un servizio diretto ed efficace. Oltre a tutto questo ci siamo anche occupati di portare avanti i nostri punti programmatici. Il nostro obiettivo – sostiene Patti – è stato quello di aprire il teatro ad un’offerta culturale ed artistica ampia e varia, per accontentare i gusti del variegato pubblico. Lo abbiamo fatto subito con eventi pilota che ci hanno dato indicazioni sui gusti del nostro pubblico. Abbiamo anche registrato un cambio dell’utenza del teatro. Si è abbassata l’età media dell’utenza, sono cambiati i gusti e questo è attestato non solo dai numeri ma anche dal sondaggio che abbiamo somministrato ai nostri utenti al termine degli spettacoli della scorsa stagione”.

“È nostro dovere adeguare l’offerta alla domanda; lo abbiamo fatto aprendo alla musica a tutto tondo con la classica, la lirica, abbiamo ospitato l’Accademia del teatro La Scala di Milano e abbiamo fatto sperimentazione: mi riferisco al concerto benefico per i profughi ucraini promosso da Lello Analfino. Questo ci ha permesso di portare in teatro gente che non era mai stata al Pirandello. Abbiamo cercato di avviare delle attività estive, se pur con delle difficoltà logistiche, con ottimi risultati. Siamo riusciti, grazie anche alla caparbietà e all’impegno del nostro direttore artistico, ad ottenere che il Pirandello assumesse a livello nazionale un ruolo di primo piano, con il riconoscimento di teatro di produzione nazionale”.
Abbiamo, così, co-prodotto “Il Caso Tandoy”, per la regia di Michele Guardì, un nome che rappresenta la storia recente del Pirandello ( Guardì è stato anche direttore artistico, ndr). La Fondazione ha portato avanti produzioni come “Ombre” di Gaetano Aronica, “Buoni se potete” di Marco Savatteri e Francesco Bellomo e “L’Onorevole” di Leonardo Sciascia. Siamo riusciti, ancora, a portare al Pirandello la grande musica d’autore, mi riferisco a Claudio Baglioni e Fabio Concato. Il Consiglio di Amministrazione ha voluto mandare un segnale ben preciso a tutte le realtà artistiche territoriali, anche a quelle “fisiche”, come il Teatro della Posta Vecchia con il quale si è instaurato un rapporto stabile di collaborazione, con un cartellone dedicato, dando così una mano a questa splendida realtà agrigentina che opera da 30 anni sul territorio. Abbiamo, infine, ripreso il rapporto con le scuole con le matinée. Un grande successo che ha già incamerato la presenza di 20 mila alunni per le tutte le manifestazioni che verranno messe in scena per le scolaresche. Si continua a portare i giovani a teatro, facendo respirare arte e cultura ai nostri ragazzi”.
Un consuntivo, dunque, esaltate per la massima istituzione teatrale agrigentina che adesso ragiona su progetti per il 2023:

“Per il futuro assicura Alessandro Patti – vogliano continuare a fare tesoro delle indicazioni che ci vengono dal nostro pubblico che sta gradendo molto il fatto che il teatro Pirandello sia un teatro poliedrico. Intendiamo, quindi, proseguire con la già programmata stagione di prosa e continuare con eventi fuori cartellone con le eccellenze del nostro territorio. In questi giorni, infatti, abbiamo avuto Osvaldo Lo Iacono e, prossimamente, avremo anche Francesco Buzzurro. Il Pirandello – conclude il Presidente della Fondazione Alessandro Patti – è un teatro fervido che apre le porte a tutte le realtà artistiche del territorio”.

Luigi Mula

“Buoni se potete”, successo per “matinée” studenti al Teatro Pirandello

17 Dicembre 2022 no comments stampa

Costruire un pubblico di giovani è l’ investimento più importante per il pubblico del futuro. Ed ecco che il teatro Pirandello di Agrigento si riempie di giovani. Oggi, domani, e lunedì, 16, 17 e 19 dicembre, in scena “Buoni se potete” per la regia di Francesco Bellomo e Marco Savatteri. Una produzione della Fondazione teatro Pirandello. Il presidente Alessadro Patti è soddisfatto: “I matinèe stanno riscuotendo un grande successo – dice- 7000 presenze di scolaresche solo per lo spettacolo “Buoni se potete”. Siamo onorati di poter aprire le porte ai ragazzi che vengono a respirare arte e cultura.” Con Corrado Tedeschi, Martina Difonte, Davide Incantela, Roberto Iannone, Giovanni Moscato, Salvatore Nocera Bracco, gli artisti di Casa del Musical e la partecipazione straordinaria di Nino Bellono e Pippo Crapanzano, lo spettacolo, tratto dal film del 1982 di Luigi Magni, con Johnny Dorelli, dal titolo “State Buoni se potete”, è adattato da Mauro Graiani.
Il musical, ambientato nella Roma cinquecentesca, ripercorre la vita San Filippo Neri. Una storia semplice e commovente con tutte le rappresentanze artiste del territorio agrigentino, divise per fasce di età: si parte dai 6 anni, per arrivare ai 100 anni di Nino Bellomo, che per per l’occasione fa un piccolo cammeo, interpretando il Cardinale Borromeo. Le musiche originali sono di Marco Savatteri, le coreografie di Gabriel Glorioso, i costumi di Valentina Pollicino, le scene di Carla De Marino.

Ecco tutti gli interpreti: Corrado Tedeschi, Martina Difonte, Davide Maria Incandela, Roberto M. lannone
Giovanni Moscato, Salvatore Nocera, Gianleo Licata, Gioele Rosario Incandela, Giulia Tarantino, Ilaria Conte, Giuseppe Condello, Aurora Catalano, Toti Maria Geraci,Chiara Scalici, Nino Bellomo, Pippo Crapanzano, Gerlando Chianetta, Martina Maria Di Caro, Federica Lo Cascio, Greta Ciccarello, Samuele Scibetta, Davide Franchina, Serena Andrea D’Orazio, Agnese Minacori, Leonardo lovine, Francesco Spoto, Aurora Scibetta.

https://youtu.be/CHgJscYkgRQ

Teatro Pirandello: in scena lo spettacolo “Pasolini/Pound. Odi et amo”

17 Dicembre 2022 no comments stampa

Il Teatro Pirandello, martedì 20 dicembre con inizio alle 20,30, ospita Pasolini/Pound. Odi et amo di Leonardo Petrillo, che ne firma anche la regia. Prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, lo spettacolo è interpretato da Maria Grazia Plos e Jacopo Venturiero.
Si tratta di uno spettacolo che ricostruisce la genesi e la preparazione di un evento storico, che rappresentò l’incontro fra due diverse sensibilità accomunate da eguale tensione e passione per la poesia e la vita, due esistenze eccentriche ed estreme, che si riconobbero nel nome dell’arte. L’ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti. Lo spettacolo rientra nell’ambito delle manifestazioni natalizie “Destinazione Agrigento”, organizzate dal Comune di Agrigento in collaborazione con la Fondazione Teatro Luigi Pirandello, con il Distretto Turistico Valle dei Templi, l’Ente Parco della Valle dei Templi e il sostegno del Ministero del Turismo e dell’Assessorato Regionale al Turismo, sport e spettacolo.

https://vimeo.com/743744291

Buoni se potete, al Pirandello il musical delle feste

14 Dicembre 2022 no comments stampa

Buoni se potete, per la regia di Francesco Bellomo e Marco Savatteri è il titolo della commedia musicale che andrà in scena sabato 17 e domenica 18 dicembre al Teatro Pirandello di Agrigento.
Con Corrado Tedeschi, Martina Difonte, Davide Incantela, Roberto Iannone, Giovanni Moscato, Salvatore Nocera Bracco, gli artisti di Casa del Musical e la partecipazione straordinaria di Nino Bellono e Pippo Crapanzano, lo spettacolo, tratto dal film del 1982 di Luigi Magni, con Johnny Dorelli, dal titolo “State Buoni se potete”, è adattato da Mauro Graiani.
Il musical, ambientato in una Roma cinquecentesca, ripercorre la vita San Filippo Neri, come raccontano i due registi: “Si tratta di musical ricco di sentimenti ed emozioni – spiega Francesco Bellomo – una storia semplice e commovente con tutte le rappresentanze artiste del territorio agrigentino, divise per fasce di età: si parte dai 6 anni, per arrivare ai 100 anni di mio padre, Nino Bellomo, che per per l’occasione farà un piccolo cammeo, interpretando il Cardinale Borromeo”.
Marco Savatteri aggiunge: “Il musical affronta una tematica sacra e religiosa, sullo sfondo ironico e sarcastico, nel rispetto della figura di San Filippo Neri, il Santo che ha inventato l’oratorio, ma con la possibilità di interrogarsi e sorridere sul senso del bene. Un musical colorato con coreografie, danze , momenti corali e tanti spunti di riflessione e tanta allegria e simpatia. Un atto unico sostenuto nel ritmo, per conoscere una Roma del Cinquecento che ha ispirato tante tradizioni”.
A vestire i panni di San Filippo Neri sarà Corrado Tedeschi che racconta: “E’ bellissimo per me interpretare un personaggio meraviglioso che ha sempre rifiutato i canoni imposti dalla Chiesa. Un Santo che ha aiutato tanti bambini. Nella mia carriera artistica ho interpretato tanti personaggi – sottolinea il noto conduttore televisivo -non pensavo che avrei vestito i panni di una Santo, ma in vecchiaia si può fare”.
Buoni se potete è il musical del Natale per tutta la famiglia. Le musiche originali sono di Marco Savatteri, le coreografie di Gabriel Glorioso, i costumi di Valentina Pollicino, le scene di Carla De Marino.

(Lugi Mula)

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Ecco tutti gli interpreti: Corrado Tedeschi, Martina Difonte, Davide Maria Incandela, Roberto M. lannone
Giovanni Moscato, Salvatore Nocera, Gianleo Licata, Gioele Rosario Incandela, Giulia, Tarantino, Ilaria Conte, Giuseppe Condello, Aurora Catalano, Toti Maria Geraci,Chiara Scalici, Nino Bellomo, Pippo Crapanzano, Gerlando Chianetta, Martina Maria Di Caro, Federica Lo Cascio, Greta Ciccarello, Samuele Scibetta, Davide Franchina, Serena Andrea D’Orazio, Agnese Minacori, Leonardo lovine, Francesco Spoto, Aurora Scibetta.