Ricordo di un’estate. Gaetano Aronica traccia un bilancio delle attività
STAND BY ME (ricordo di un’estate ), è il titolo di un bellissimo film e anche il titolo di questo settembre malinconico e incerto che ci fa già pensare a questa estate come qualcosa di lontano, come un sogno shakespeariano al quale potrebbe seguire un brusco risveglio…speriamo di no. E tracciamo bilanci. Doveroso da parte mia, come direttore artistico di una delle più importanti manifestazioni dell’isola, “Un’estate mitica” alla Valle dei Templi, ringraziare il pubblico in primis, tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita di questa grande scommessa con il territorio, il cui esito è stato davvero entusiasmante. Un sentito grazie da parte mia e da tutti coloro che hanno lavorato per voi, davvero tanti. Credo che un territorio come il nostro, che ne ha viste tante e ne ha sentite tante di promesse, un risveglio nel nome di ciò che abbiamo di più caro e prezioso, di unico, l’arte, la cultura, la storia, tutto quanto di nobile una terra possa esprimere, sia la strada maestra verso il prossimo futuro. Ma dobbiamo meritare questa fortuna e non ripetere gli errori di chi a torto o a ragione ci ha resi la cenerentola d’Italia. Unire, aggregare, non dividere, è questo il segreto per andare avanti. Ben venga la competizione, se leale serve a migliorarsi; ben vengano i confronti, ben venga il successo degli altri, perché è anche il nostro successo. In sostanza, far brillare questo angolo del mondo per invogliare la gente a visitarlo, esportare sana cultura, accogliere, significa aumentare la quantità e la qualità del lavoro, quindi le risorse, che sono e devono essere un bene comune. Ho compreso sino in fondo la “visione” del direttore del Parco e l’ho subito condivisa con entusiasmo. Mi sono fatto, insieme alla Compagnia del Teatro Pirandello, che ringrazio, esploratore, ambasciatore e messaggero di cultura dove era spenta o era stata dimenticata nel corso del tempo…Abbiamo (ri)scoperto un patrimonio che sembrava seppellito. Grazie al mio amico Roberto Sciarratta per il coraggio e la fiducia. Coraggio che ha avuto anche il sindaco di Agrigento, riconfermandomi nell’incarico di presidente, decisione che non mi ha fatto mai pesare ma che, sono sicuro, avrà incontrato molte difficoltà… Ho risposto, contribuendo a realizzare un altro sogno, dove molti, prima di me, avevano fallito: unire la Valle e il centro storico di Agrigento in una dimensione prospettica di ampio respiro. Credo sia solo l’inizio… Voglio ringraziare tutti gli artisti che hanno onorato e dato onore alla Valle e alla città, portando i loro spettacoli, le loro opere e i loro concerti, in giro per la Sicilia, nei siti più importanti e in quelli dimenticati, da Taormina a Segesta, per citarne solo qualcuno. Parlo dei successi di una realtà consolidata come “La Casa del Musical”, del regista Marco Savatteri e dei suoi collaboratori, che hanno avuto un bellissimo riscontro, dando spazio anche a giovani attori in erba, delle performance di Sebastiano Lo Monaco, applaudite ai Templi e non solo, al cinema originalissimo del prof. Beniamino Biondi, ai pomeriggi/aperitivo a Casa Pace, al Festivalle ed Arcosoli, alle manifestazioni promosse da CoopCulture, a quelle per il settecentesimo di Dante con la dott.ssa Vincenza Ierna, e per i venti anni dalla nascita di Sciascia con Diego Romeo, filmaker e giornalista di pregio, ai premi e agli appuntamenti come “La Mimosa d’oro” curata dall’infaticabile dott.ssa Lina Guicciardino, il “Karkinos”, voglio anche ricordare e ringraziare uomini di cultura come il direttore Alfredo Prado, il dott.Antonio Liotta, il dott. Peppe Lopilato e la sua attività alla Kolymbethra; altri ancora come il bravo Salvatore Indelicato che immortala ogni angolo della città in modo impareggiabile. Voglio ringraziare anche chi si è messo in evidenza alla casa natale di Pirandello, con eventi plurimi che hanno avuto notevoli riscontri, il prof. Mario Gaziano e i suoi collaboratori, gli assessori Costantino Ciulla e Francesco Picarella che, con “Destinazione Agrigento” e altre iniziative a fondovalle hanno avuto il merito di decentrare la cultura, sicuramente encomiabile. E poi altre compagnie come “Tetranima” con Salvatore Di Salvo e Salvo Preti, ancora, le iniziative a San Leone, insomma, dappertutto, è stata un’estate di grande fermento e sono felice di tracciarne un seppur approssimativo bilancio artistico, scusandomi se ho dimenticato qualcuno, convinto che sia soltanto l’inizio di una grande rinascita. Lavoriamo perché si alzi la qualità e si parli di noi, perché si renda questa terra un polo di attrazione meraviglioso e mai svalutante né svalutato. Voglio ringraziare i miei collaboratori, Calogero Tirinnocchi, Arianna Vassallo, Daniela Gambino e gli attori della compagnia del Teatro Pirandello di Agrigento, che voglio citare uno per uno: Ilaria Bordenca, Franco Bruno, Silvia Bruno, Emanuele Carlino, Noemi Castronovo, Silvia Frenda, Marcella Lattuca, Fabrizio Milano, Giovanni Moscato, Viola Provenzano, Nicola Puleo e Stefano Trizzino. I bellissimi costumi sono di Flavia Cocca, assistente Francesco Di Stefano.
Sono stato magnifici. Si sono fatti trovare pronti e hanno saputo offrirsi al meglio al numeroso e calorosissimo pubblico che li ha premiati in ogni modo e in ogni luogo con un affetto commovente. Un grande, grandissimo risultato umano ed artistico, una prova della riuscita di un metodo di lavoro di alto livello, consolidato negli anni; un vero e proprio patrimonio per la città di Agrigento da dove tutti provengono. Grazie! Assieme a loro, Giovanni Volpe, che ha collaborato alla regia, Gabriele Ciraolo, Claudia Miral Volpe.
Vi svelo adesso i rimedi di Paracelso ai sette vizi capitali e affettuosamente vi saluto:
“Via la tristezza, l’odio, la vendetta, il rancore, via le offese, fare solo il bene. Chiudere gli occhi, meditare, non perdersi. Migliorare. Non raccontare tutto a tutti e … non temere il domani”.
Gaetano Aronica