“Villa MalGiocondo”, lo spettacolo della Fondazione Teatro Pirandello, in scena il 28 dicembre al Museo Pietro Griffo

24 Dicembre 2019 no comments stampa Categories News

Andrà in scena il 28 dicembre 2019, in due repliche, alle 17,30 e alle 20,30, in una cornice speciale: il Museo Archeologico Pietro Griffo, lo spettacolo Villa Malgiocondo, drammaturgia e regia Gaetano Aronica e Giovanni Volpe.

Si tratta di una produzione della Fondazione Teatro Pirandello, messa in scena per la prima volta in occasione delle celebrazione per il Natale ‘Verso Agrigento 2020’, una sinergia d’intenti con l’Ente Parco Valle dei Templi, che porta il teatro fuori dai luoghi deputati, per coinvolgere altri posti magici della città.

Lo spettacolo sarà una assoluta novità, animata da una affiatata compagine di attori.

“Ci siamo confrontati con pagine immortali, rileggendole in maniera che riteniamo originale e per il riflesso che hanno sulla nostra vita, individuale e sociale – spiegano Gaetano Aronica e Giovanni Volpe – con la certezza di poter offrire uno spettacolo coraggioso, contemporaneo e di grande impatto, realizzato da un gruppo di attori eccezionali. Il resto lo scoprirete in sala”.

In scena: Gaetano Aronica, Ilaria Bordenca, Franco Bruno, Barbara Capucci, Giusi Carreca, Gabriele Ciraolo, Silvia Frenda, Marcella Lattuca, Rosa Maria Montalbano, Giovanni Moscato, Salvatore Nocera Bracco, Marianna Rotolo, Claudio Vasile Cozzo, Arianna Vassallo e la partecipazione straordinaria di Andrea Tidona. I posti sono limitati. L’ingresso è libero, ma occorre la prenotazione obbligatoria allo 0922590220.

Il Museo Archeologico regionale Pietro Griffo si trova in contrada San Nicola 12, Agrigento.

Note di regia:

Dopo di Lui, che fine hanno fatto i suoi personaggi? Dove sono? Chi se ne occupa? Chi dà loro udienza? Continuano ad avere una vita
anche fuori dallo spazio scenico? Beh… pare proprio di sì. Una parte di loro almeno, sembra vivano, per metempsicosi, nei corpi degli
stravaganti degenti di una casa di cura, Villa MalGiocondo. Li ha presi in cura il dottor Luigi, visionario uomo di questo tempo con dentro tutto lo spessore di un passato e di un sapere che rischia di scomparire.
Nel corso delle sue udienze consente l’impossibile: a Maragrazia di contendersi un figlio, un giovane Uomo dal fiore, con Donn’Anna Luna e con una madre che sostiene che le donne glielo abbiano cambiato il suo. Mette a confronto, Anselmo Paleari con uno
stravagante ex garibaldino. Donata con Belluca.

Villa MalGiocondo è un incrocio ardito di drammaturgie. Là dove i personaggi si parlavano in quel prima e in quel dopo la scena,
adesso si parlano – tra loro – con le parole della scena, in quel durante – fuori di scena – che diviene una sorta di iper drammaturgia della vita.
Per un tempo che si fa performance – hic et nunc -, riescono a liberarsi di quel moto perpetuo che li costringe e inghiotte, per esser poi risputati in un eterno contrasto tra essere e apparire, tra vita e forma, per poter essere ancora e poeticamente loro stessi.
Non c’è vita fuori della forma e allora bisogna renderla mutevole questa forma per non restare prigionieri del vuoto fino a diventarne
suoi pregnanti operai.

Gaetano Aronica, Giovanni Volpe