Teatro Pirandello, tutti gli spettacoli del cartellone
Mancano meno di venti giorni all’inizio della stagione teatrale. Il sipario si aprirà sabato 18 novembre con un’operetta elegante e moderna, “La Duchessa di Chicago”, un nuovo spettacolo di Umberto Scida che ha debuttato proprio nei giorni scorsi in Sicilia riscuotendo un grande successo.
Un cartellone ricco, variegato e con artisti di spessore: Franco Branciaroli, Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses, Mario Incudine, Sebastiano Lo Monaco ed Elisabetta Pozzi, Flavio Insinna, Raoul Bova e Chiara Francini, Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, Silvio Orlano e Vittoria Belvedere. A chiudere la stagione sarà Luna Pazza, di Gaetano Aronica e Marco Savatteri, un nuovo spettacolo prodotto dalla Fondazione Teatro Pirandello segno di come il teatro di Agrigento abbia in questa nuova era abbia voglia di vivere, produrre, innovarsi, proporre.
“Potremmo sintetizzare questa nuova stagione con lo slogan ‘Un pensiero, un sorriso, una rosa’. Vi proponiamo il teatro della prosa e della riflessione, ma anche il sorriso, la spensieratezza e la musica”, afferma il direttore artistico Sebastiano Lo Monaco. La campagna abbonamenti sarà aperta fino al 18 novembre. Ecco il cartellone nel dettaglio, spettacolo per spettacolo.
Sabato 18 e domenica 19 novembre 2017
La Duchessa di Chicago
di Emmerich Kalman; regia di Umberto Scida; Compagnia Teatro “Al Massimo” di Palermo; genere operetta
Vero e proprio musical mitteleuropeo, capolavoro del grande compositore Emmerich Kálmán, rappresentato per la prima volta nel 1928 a Vienna. Grande antesignano del “musical theater”, Kàlmàn combina nella composizione le sonorità del jazz, dello swing con elementi musicali tradizionali associati con lo stile waltz-opera. Uno spettacolo che finisce per rappresentare uno spaccato di come la cultura europea si rapportava a nascenti fermenti e movimenti artistici degli USA, con tutti i luoghi comuni del caso: la musica innovativa del jazz e del charleston e i tagli femminili di capelli alla maschietta, tipici delle ballerine di tip tap. Approfondimenti
Perché vederlo? Perché è un prodotto singolare nel firmamento operettistico.
Sabato 25 e domenica 26 novembre 2017
Filumena Marturano
di Eduardo De Filippo; regia di Liliana Cavani; con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses; genere commedia
Filumena Marturano è il testo di Eduardo De Filippo più rappresentato all’estero, ispirato da un fatto di cronaca. È la storia di Filumena Marturano e Domenico Soriano. La commedia è una grande storia d’amore che porta al pubblico il tema scottante, di fine anni Cinquanta, dei diritti dei figli illegittimi. Ad interpretare i personaggi, due grandi protagonisti della scena italiana: Mariangela D’Abbraccio che ha iniziato la sua carriera diretta da Eduardo nella compagnia di Luca De Filippo, e Geppy Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo, per la regia della grande Liliana Cavani, che con questo allestimento debutta nella Prosa. Approfondimenti
Perché vederlo? Quasi superfluo ricordare che Eduardo De Filippo ha portato la commedia italiana nel mondo. Da vedere e rivedere e basta.
Sabato 9 e domenica 10 dicembre 2017
Medea
di Euripide; regia di Luca Ronconi, con Franco Branciaroli; genere tragedia greca
Franco Branciaroli è di nuovo protagonista della storica edizione di “Medea” diretta da Luca Ronconi nel 1996, riallestita da Daniele Salvo. Un omaggio al grande Maestro scomparso nel 2015 da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo. Un’occasione imperdibile di rivedere uno dei migliori spettacoli della storia registica ed interpretativa del secondo Novecento. E lo spettacolo, che vede Branciaroli nei panni femminili di Medea, è una pietra miliare della storia del teatro nazionale. Approfondimenti
Perché vederlo? Perché Franco Branciaroli che interpreta Medea è una di quelle cose da vedere almeno una volta nella vita. Da brividi.
Sabato 16 e domenica 17 dicembre 2017
Mimì. Quando Modugno non era ancora Mister Volare
di Mario Incudine; regia: Moni Ovadia e Giuseppe Cutino; genere musicale
Uno spettacolo di Mario Incudine, con la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino e i testi di Sabrina Petix. Incudine porta sul palcoscenico tutta quell’energia del cantore fintosi siciliano che ha conquistato il mondo. Porta alla luce quel repertorio sommerso, quasi inedito, poco esplorato della canzone d’autore in dialetto che ha segnato l’inizio della carriera di Domenico Modugno in un’originale rilettura con particolari arrangiamenti che restituiscono tutto l’incanto di un mondo che è resistito grazie alla voce di quello che sarebbe poi passato alla storia come “Mister Volare”. Approfondimenti
Perché vederlo? Perché è un’opera nuova, originale che racconta una figura straordinaria. E perché Mario Incudine è una forza della natura…
Sabato 13 e domenica 14 gennaio 2018
Dopo il silenzio
di Francesco Niccolini e Margherita Rubino,; tratto dal libro di Pietro Grasso “Liberi tutti”; regia di Alessio Pizzech; con Sebastiano Lo Monaco e Elisabetta Pozzi; genere prosa contemporanea
“A fronte di tanta velocità massmediatica, – afferma il regista – di tanto urlo, di tanto disagio emotivo e materiale che travolge i cittadini di questo nostro amato e ferito paese, il teatro può essere sempre di più portatore di storie, creando le condizioni per conoscere e quindi per poter decidere sul proprio destino sociale e privato”. Una nuova avventura teatrale, dopo il successo di Per non morire di mafia. Una scrittura autonoma che vede la collaborazione tra una figura come Pietro Grasso ed uno dei più interessanti drammaturghi italiani, Francesco Niccolini. Approfondimenti
Perché vederlo? Perché è uno spettacolo potente capace di ricongiungerci con la memoria, con la storia, con noi stessi.
Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2018
Cin Ci Là
di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato; regia di Umberto Scida; Compagnia Teatro “Al Massimo” di Palermo; genere operetta
Operetta di Carlo Lombardo, con le musiche di Virgilio Ranzato, presentata per la prima volta nel 1925 a Milano e seguita da centoventi repliche. Siamo a Macao, dove il Principe Ciclamino ha sposato la timida Principessa Myosotis. All’arrivo da Parigi dell’attrice Cin Ci La, in procinto di girare un film a Macao il Mandarino Fon-Ki pensa di affidare il Principe alle “cure esperte” della donna… La regia fresca ed attuale non snatura in alcun modo lo spirito dell’epoca che prevede continui doppi sensi, equivoci ammiccanti alla timidezza ed inesperienza dei due principi protagonisti che condividono la scena con il comico in scenette esilaranti e scoppiettanti. Il tutto condito da coreografie eleganti ed affascinanti nella loro filologica ispirazione alla Macao degli anni Venti. Approfondimenti
Perché vederlo? Perché ci piace l’intramontabile operetta e per canticchiare “Oh Cin Ci Là, oh Cin Ci Laaà”, ancora, ancora e ancora…
Mercoledì 28 febbraio e giovedì 1 marzo 2018
La macchina della felicità
di Flavio Insinna; con Flavio Insinna e la Sua Piccola Orchestra; genere varietà, musicale
“La macchina della Felicità – spiega Flavio Insinna – non è uno spettacolo. Non è una presentazione, una lettura, un incontro, un reading, non è una…non è un…Ma allora che cosa è? E’…trovato! E’ la ricreazione. Come a scuola. Suona la campanella e si comincia. Salperete con il sottoscritto e la sua piccola orchestra verso “L’isola che c’è”, perché la felicità, nonostante tutto, può esistere, esiste, e la si può raggiungere. Il patto fra me, i musicisti e i passeggeri è chiaro: far saltare tutti gli schemi, abbandonarsi al piacere del viaggio e scatenarsi, come da bambini durante la nostra ricreazione”…
Approfondimenti
Perché vederlo? Per sorridere in compagnia di uno showman fenomenale lasciando fuori dal teatro, per un paio d’ore, i problemi di ogni giorno.
Sabato 17 e domenica 18 marzo 2018
Due
di Miniero e Smeriglia; regia di Luca Miniero; con Raoul Bova e Chiara Francini; genere commedia
La scena è una stanza vuota. L’occasione è l’inizio della convivenza che per tutti gli essere umani, sani di mente, è un momento molto delicato. Sapere oggi come sarà Marco fra 20 anni, questa è la sua pretesa. O forse la sua illusione. La diversa visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile. Entrambi i due giovani evocheranno facce e personaggi del loro futuro e del loro passato: genitori, amanti, figli, amici che come in tutte le coppie turberanno la loro serenità. Presenze interpretate dagli stessi due protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati con le varie persone evocate dal loro dialogo. Alla fine il palco sarà popolato da tutte queste sagome e dai due attori: l’immagine stilizzata di una vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata. Perché non sempre ci accorgiamo che in due siamo molti di più. E montare un letto con tutte queste persone intorno, anzi paure, non sarà mica una passeggiata. Approfondimenti
Perché vederlo? Originale, fresco, bello. Ci piacciono le commedie romantiche e, inutile dirlo, Raoul Bova e Chiara Francini insieme sono un trionfo di bellezza.
Sabato 7 e domenica 8 aprile 2018
Alla faccia vostra
di Pierre Chesnot; regia di Patrick Rossi Gastaldi; con Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio; genere commedia
Dall’autore de “L’inquilina del piano di sopra” un vero e proprio meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui colpi di scena. Intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore, coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate. In scena, nei panni dei protagonisti, due attori d’eccezione: Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio. Approfondimenti
Perché vederlo? Per sorridere con la commedia italiana interpretata da un esilarante Gianfranco Jannuzzo.
Sabato 21 e domenica 22 aprile 2018
La Scuola
di Domenico Starnone; regia di Daniele Lucchetti, con Silvio Orlando e Vittoria Belvedere; genere commedia
Era il 1992, anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo divenne presto un cult, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce che prese il titolo La scuola. Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realtà esterna. Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Approfondimenti
Perché vederlo? Perché è curioso che si tratti di uno dei rari casi in cui il cinema ha accolto un successo teatrale e non viceversa. Da vedere assolutamente. Il consiglio: portate con voi il figlioletto, il nipotino, il fratellino…
Sabato 12 e domenica 13 maggio 2018
Luna Pazza
di Gaetano Aronica e Marco Savatteri; produzione Fondazione Teatro Pirandello; genere commedia
Una sorpresa, uno spettacolo nuovo frutto di una ricerca sul Luigi Pirandello sconosciuto, sulla donna in Pirandello. A portare sul palco lo spettacolo folle Luna Pazza sono il grande Gaetano Aronica e il giovane Marco Savatteri. Percorrendo il campo minato della follia, cercando nella pura immaginazione evocativa il Pirandello magico, fuori dagli schemi, lo spettacolo mette al centro proprio lui, l’uomo Luigi Pirandello. Pirandello si trova nella sua vera casa e sostenuto dalla sua musa Marta Abba non trova pace, in una notte di luna pazza. Richiamato da strani schiamazzi, sospiri e risate soffocate, decide di scendere nel cortile. Oltrepassando il cancello immaginario della sua casa, si ritrova circondato da personaggi, bramosi di vivere, di fuoriuscire dal bosco shakespeariano. Sono i personaggi creati dai suoi drammi…
Perché vederlo? Uno spettacolo di follia, un Pirandello mai visto. Una novità del Teatro Pirandello che ci dimostra quanto questo Teatro sia ancora vivo…